STILE DI VITA

L’ obesità ha natura multifattoriale, ancor più negli anni compresi tra l’infanzia e l’adolescenza. Le gravi patologie ad essa annesse, conferiscono grande interesse al tema, in ambito mondiale, non meno che nazionale e regionale. I dati statistici sono a supporto di un allarme che ha interessato ed interessa sempre più numerosi territori, operativi a riguardo, con lo scopo di contenere ed arginare, comprendere curare e misurare un fenomeno dilagante, dalle gravi ripercussioni in ambito medico, finanziario sanitario, sociale, quale causa e conseguenza di cattive abitudini alimentari, dai complessi aspetti psicologici su fronte conscio ed inconscio, dove il cibo diventa involontariamente sinonimo di soluzione infallibile ad ogni richiesta per la madre, o rifugio da incomprensione per l’adolescente, causa ed effetto di emarginazione dai coetanei.

Rari i casi dove la causa è rappresentata da alterazioni ormonali quali ipotiroidismo o disfunzioni surrenali. Più spesso un’alimentazione scorretta dovuta al consumo di cibi di scarsa qualità scelti per superficialità, poca conoscenza dei prodotti e dei suoi ingredienti, vantaggio economico, è rintracciata come colpevole di problemi di peso, unita strettamente ad abitudini sedentarie, poca o nessuna attività fisica tipologia di giochi da schermo in alternativa a quelli più tradizionali.

L’obesità infantile e adolescenziale è un serio problema. Anzi, un’epidemia diffusa in tutto il mondo e in costante aumento. Perché dietro i volti di bambini un po’ sovrappeso, si celano le sofferenze di futuri adulti con un rischio di malattia cardiovascolare molto più elevata, un elevato incremento nel rischio di mortalità per infarto, ictus e morte improvvisa. Si stima che per il 2035 l’incidenza di malattie coronariche aumenterà dal 5 al 16%, con oltre 100 mila casi in più direttamente attribuibili all’obesità.

Occorre allora intervenire al più presto. In uno studio pubblicato su Nutrition and Diet for Metabolic Healthvengono illustrati gli effetti di un intervento basato su uno stile di vita sano, tra movimento (attività fisica) e dieta mediterranea, in un campione di 55 bambini e ragazzi obesi dai 6 ai 16 anni. I 28 soggetti che sono riusciti a perdere peso hanno dimostrato un notevole miglioramento dei parametri metabolici, la riduzione dell’area e del volume del ventricolo sinistro e una diminuzione della pressione arteriosa sistemica.

In breve, attività fisica e dieta mediterranea non solo fanno diminuire il peso corporeo, ma impattano positivamente sulla salute, specie dei più piccoli.
Secondo numerosi studiosi, «adottare programmi comportamentali tempestivi nell’obesità infantile è fondamentale sia per la prevenzione che per il trattamento delle complicanze precoci e potrebbe avere un impatto esponenziale sulla morbilità e mortalità a lungo termine».

La Presente Proposta di Legge ha come scopo quello di mettere in atto tutte quelle azioni al fine di promuovere e consolidare stili di vita più salutari per bambini e adolescenti a fronte dei dati che attribuiscono alla nostra regione una crescita costante di bambini con problemi di obesità.

“Abbiamo il dovere di non pregiudicare la crescita dei bambini con cattive abitudini alimentari che poi potrebbero condizionare tutta la vita”.

Nel dettaglio, l’articolato della proposta di legge prevede:

L’articolo 1 – definisce i principi generali e le finalità;

L’articolo 2 – definisce il Piano Triennale di prevenzione e contrasto all’obesità;
L’articolo 3 – Istituisce il Registro regionale dell’obesità infantile e giovanile contenente i dati anagrafici e sanitari relativi a minori e adolescenti affetti da obesità grave;
L’articolo 4 – Istituisce l’Osservatorio regionale sull’obesità, disciplinando i suoi compiti e la sua composizione;
L’articolo 5 – istituisce la settimana regionale per l’educazione alimentare, la prevenzione dei disturbi alimentari e la promozione dell’attività motoria, con cadenza annuale nel mese di ottobre;
L’articolo 6 – disciplina il riconoscimento da parte della regione del sostegno all’associazionismo e alle attività di volontariato che si occupano di aiutare e prestare solidarietà e sostegno alle persone affetta da obesità;
L’articolo 7 – individua il Centro di riferimento regionale per l’obesità e il disturbo del comportamento alimentare;
L’articolo 8 – disciplina la clausola valutativa;

L’articolo 9 – disciplina la disposizione finanziaria prevedendo per l’esercizio 2023-2024-2025 una spesa per Euro 150.000,00. La somma messa a disposizione per la presente proposta è tesa a promuovere, consolidare e mettere in atto tutte quelle attività di prevenzione, iniziative, campagne di comunicazioni al fine di delineare stili di vita più salutari per bambini e adolescenti a fronte dei dati che attribuiscono alla nostra regione una crescita costante di bambini con problemi di obesità.

L’articolo 10 – disciplina l’abrogazione di leggi precedenti;

L’articolo 11 – tratta dell’entrata in vigore.