PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

tanti limiti esistenti, con questa proposta di legge si intende raggiungere l’obiettivo di rendere la PMA una strada percorribile, accessibile e garantita per le coppie che desiderano avere dei figli, intraprendendo un processo di normalizzazione della pratica, che passi attraverso una risposta adeguata da parte della medicina e delle istituzioni. Questo sicuramente potrà essere agevolato anche e soprattutto migliorando l’efficienza dei servizi sul territorio attraverso una rete regionale della Procreazione medicalmente assistita, volta a consentire a tutti i soggetti pubblici e privati accreditati coinvolti nel percorso della PMA, di contribuire in modo attivo per perseguire la massima efficacia ed efficienza attraverso l’integrazione delle varie componenti dell’offerta. Del resto, compito della prevenzione primaria, è la precoce identificazione e cura dei fattori di rischio associati all’infertilità, pertanto uno degli ambiti di intervento da privilegiare da parte della Rete, è rappresentato dalla prevenzione dell’infertilità, potenziando l’offerta rivolta alla valutazione della capacità riproduttiva di giovani coppie e singoli soggetti, utilizzando apposite strategie d’intervento. Ai fini della prevenzione dell’infertilità è fondamentale intervenire tempestivamente in entrambi i partner su una serie di condizioni come, a mero titolo esemplificativo, la ridotta riserva ovarica, l’endometriosi, le infezioni del tratto genitale, testicolopatie primarie e la preservazione della fertilità nei pazienti oncologici ed in quelli affetti da patologie che, di per sé o per le cure previste, riducono la possibilità di concepire naturalmente. Va garantita non solo una diagnosi precoce di questa condizione nelle coppie infertili, anche attraverso la predisposizione della diagnosi preimpianto per alcune categorie di soggetti, ma anche un progetto che abbia il valore aggiuntivo di promuovere la consapevolezza sulla salute riproduttiva e, sulla popolazione che lo richieda, uno screening della capacità riproduttiva con informazioni sulla strategia più opportuna per ottenere la gravidanza a seconda della situazione specifica e/o dove necessario l’applicazione di tecniche di preservazione della fertilità mediante crioconservazione di gameti o di tessuto gonadico. Sempre e comunque nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse, elevando nel contempo gli standard operativi in risposta alla sempre maggiore richiesta di assistenza, i tempi sono maturi affinché si imponga che le strutture pubbliche, debbano necessariamente subire una ristrutturazione in quanto, il numero di cicli annui di PMA che riescono a fare, non sono in grado di soddisfare la domanda, essendo di gran lunga inferiori alle strutture private presenti sul territorio regionale e ancor più alle omologhe europee. Probabilmente è un progetto ambizioso e non scevro di difficoltà soprattutto da un punto di vista economico, ma si ritiene che il diritto alla famiglia ed il profondo desiderio di genitorialità, sianoprincipi che vadano difesi e valorizzati per la crescita e l’emancipazione di ogni società civile.