Di che cosa si tratta?
Il Nuovo Fondo Piccolo Credito (NFPC) ha l’obiettivo di fornire risposta alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione.
Il NFPC eroga prestiti ad imprese già costituite e con storia finanziaria.
A chi si rivolge l’avviso?
Beneficiari del NFPC sono:
- Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI)
- Consorzi e Reti di Imprese aventi soggettività giuridica
- Liberi Professionisti
Alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:
- rientrare nei requisiti dimensionali di MPMI (anche nel caso di Liberi Professionisti o Consorzi e Reti con soggettività giuridica)
- avere gli ultimi due bilanci chiusi depositati (per i Liberi Professionisti le ultime due dichiarazioni dei redditi),
- avere o intendere aprire, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento, una sede operativa nel Lazio (in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinata al prestito)
- avere un’esposizione complessiva limitata a 100.000 euro nei confronti del sistema bancario sui crediti per cassa a scadenza.
- Possedere una situazione di regolarità contributiva; tale requisito sarà verificato dal Gestore secondo quanto previsto nella normativa di riferimento, con conseguente accertamento da parte delle amministrazioni competenti e le conseguenze anche di natura penale previste dall’art. 76 del DPR 445/2000, inasprite dal D.L. 34/2020.
- Non essere oggetto di protesti e/o di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli, con esclusione di quelle volontariamente concesse.
- Non aver subito nell’ultimo anno la revoca per inadempimento di finanziamenti e/o affidamenti bancari.
- Essere economicamente solidi e non essere un’Impresa in Difficoltà.
- Non essere stabilite in territori le cui giurisdizioni non collaborano con l’Unione relativamente all’applicazione delle norme fiscali convenute a livello internazionale, o le cui pratiche in materia fiscale non rispettano la raccomandazione della Commissione del 6 dicembre 2012, concernente misure destinate a incoraggiare i paesi terzi ad applicare norme minime di buona governance in materia fiscale [C(2012)8805].
- Non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, o in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura della stessa natura prevista dalle disposizioni legislative e/o regolamentari nazionali, ovvero è in corso a loro carico un procedimento di tal genere.
- I Rappresentanti Legali non devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:
- sono stati condannati con sentenza passata in giudicato per un reato riguardante la loro condotta professionale tale da compromettere la loro capacità di attuare un’operazione;
- è stata emessa nei loro confronti una sentenza passata in giudicato per frode, corruzione, partecipazione ad un’organizzazione criminale o qualsiasi altra attività illecita o comunque che leda gli interessi finanziari dell’Unione;
- si sono resi colpevoli di false dichiarazioni nel fornire le informazioni richieste ai fini della selezione
- non rispettano i requisiti di cui all’articolo 80 del D.Lgs. n. 50/2016.
- Non figurare nella base centrale di dati sull’esclusione istituita e gestita dalla Commissione ai sensi del regolamento (CE, Euratom) n. 1302/2008.
- Non aver ricevuto aiuti in violazione delle norme sul cumulo stabilite nel pertinente Regolamento «de minimis».
- Non aver ricevuto aiuti per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e alla gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione.
- Non aver ricevuto aiuti condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione.
- Non essere stato oggetto di sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettere (c) e (d) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’art. 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
- Non avere reso dichiarazioni mendaci ai sensi del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000, anche con riferimento ad altri contributi, finanziamenti o agevolazioni con conseguente provvedimento di decadenza assunto nei due anni precedenti.
- Adottare tutte le misure necessarie per prevenire qualsiasi discriminazione fondata su genere, origine razziale o etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale a norma dell’art. 7 (2) del RDC.
- Non avere conferito incarichi né concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo con ex dipendenti della Regione Lazio di Lazio Innova SpA, di Banca Agevolarti S.p.A. (già Artigiancassa S.p.A.) e di Mediocredito Centrale Spa, nel triennio successivo alla cessazione del loro rapporto, laddove questi nell’esercizio di poteri autoritativi o negoziali, abbiano svolto, negli ultimi tre anni di servizio, attività di cui sia stato destinatario il Richiedente (Beneficiario) (clausola antipantouflage).
- Non aver commesso gravi violazioni, definitivamente accertate, degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana.
- Non essere destinatario di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione Europea che dichiara un Aiuto ricevuto illegale e incompatibile con il mercato comune o essere destinatario di un tale ordine e avere restituito o depositato in un conto vincolato alla restituzione (a disposizione di autorità giudiziarie o comunque autorità terze) quanto dovuto (“Clausola Deggendorf”). Ove ricorrono le condizioni di cui all’art. 53 del D.L.34/2020 si applica la compensazione ivi prevista.
- Non aver beneficiato di altri sostegni pubblici sul medesimo investimento, salvo che il Beneficiario dimostri che sono rispettati i limiti di cumulo applicabili, mediante una Dichiarazione, sottoforma di atto notorio, rilasciata in fase di presentazione della domanda.
In cosa consiste l’agevolazione?
L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:
- importo: minimo 10.000,00 euro, massimo 50.000,00 euro
- durata: 60 mesi con preammortamento di 12 mesi
- tasso di interesse: zero
- rimborso: a rata mensile costante posticipata
Il costo totale del Progetto non deve essere inferiore a 10.000 euro.
Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% del Progetto (sono quindi ammissibili progetti di importo superiore a 50.000,00 euro, nel qual caso il finanziamento coprirà meno del 100% del Progetto).
Quali sono i progetti finanziabili?
Sono ammessi Progetti da realizzare presso la sede operativa localizzata nel Lazio che abbiano una delle seguenti finalità:
- rafforzamento delle attività generali dell’Impresa
- realizzazione di nuovi progetti
- penetrazione di muovi mercati
- nuovi sviluppi da parte delle imprese
Nell’ambito del Progetto che si chiede di ammettere a finanziamento possono essere previste spese per investimenti materiali e immateriali, spese di consulenza e copertura del fabbisogno di circolante.
Il Progetto che si chiede di ammettere a finanziamento deve essere organico e funzionale e dovrà essere realizzato entro 12 mesi dall’erogazione. Al termine dei 12 mesi il beneficiario dovrà presentare una relazione che illustri il Progetto effettivamente realizzato. Il Gestore effettuerà specifiche visite in loco per verificare l’effettiva realizzazione dei Progetti finanziati.
Quali sono le modalità e i termini di presentazione della domanda?
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line sul portale http://www.farelazio.it alla pagina dedicata al “Nuovo Fondo Piccolo Credito – Sezione ordinaria” a partire dalle ore 10.00 del 18 novembre 2024 fino ad esaurimento delle risorse disponibili, con overbooking. Sul portale sarà reso noto il momento in cui le domande sono in overbooking.
Per consentire di precompilare e firmare digitalmente la domanda di agevolazione, sarà possibile accedere al portale farelazio a partire dalle ore 10.00 dell’8 novembre 2024, senza tuttavia poter procedere con l’invio e protocollazione della stessa.
Dopo la corretta compilazione del formulario on-line, il sistema genera la domanda comprensiva degli allegati e contenente le informazioni inserite in piattaforma e le dichiarazioni presenti on-line.
La domanda di agevolazione generata dal sistema deve essere firmata digitalmente da parte del legale rappresentante dell’impresa e quindi – a partire dalle ore 10.00 del 18 novembre 2024 – protocollata e inviata tramite portale.
Non sono ammissibili più domande a valere sull’Avviso, né domande presentate da richiedenti che abbiano già ottenuto un altro finanziamento su FRPC, NFF o NFPC se il relativo progetto non è completato e rendicontato.
Per il bando completo 👉 https://www.lazioeuropa.it/bandi/nuovo-fondo-piccolo-credito-seconda-finestra-2024/